LO SPARTIACQUE BETANCOURT
Quel periodo è finito. E’ finito il 7 giugno 2009 quando David Betancourtè stato ammazzato davanti ad un locale di Milano.

David Betancourt in un'immagine tratta dal web
David, detto “O rey” era il fondatore dei New York, una corrente dei potentissimi Latin King, 26 anni, proveniente dall’Ecuador voleva cambiare vita; lo aveva detto in tv (in un video mandato in onda su Current, canale 130 di Sky, ma ora rimosso) e per questo è stato fatto fuori. Un regolamento di conti per il quale sono finite in carcere 9 persone; da allora per le strade di Milano nulla è stato più lo stesso.
L’attività di indagine che ha portato agli ultimi arresti è iniziata dopo il tentato omicidio di un ragazzo di 16 anni, all’esterno della discotecaSecreto di via Boncompagni, avvenuto il primo ottobre scorso. Si trattava di una vendetta per l’aggressione subita, il giorno prima, alla fermata della linea 2 della metropolitana a Cimiano, da un affiliato allapandilla dei Neta ripreso della telecamere della metro.
Il ragazzino (minorenne) con la maglia gialla che si vede nel video il giorno dopo l’aggressione andrà alla discoteca Secreto “a farsi giustizia” riducendo in fin di vita il suo aggressore (anch’egli minorenne) ma scatendando una guerra tra bande fatta di aggressioni e tentati omicidi quali, ad esempio, quello avvenuto il 23 novembre scorso in via Torino, alle 19.05 quando un membro della banda Ms13 è stato aggredito con una mannaia da un rivale dei Neta in una nota libreria in pieno centro.
A Natale, poi, alla discoteca The Loft, un appartenente ai Trebol è stato assalito con un machete e gravemente ferito (80 punti di sutura). Il 29 gennaio scorso, invece, alla stazione della metropolitana Missori, c’è stata una violenta rapina ai danni di un ragazzo, compiuta da alcuni affiliati alla Ms13 e alla New York.
Tra gli arrestati 16 sono originari dell’Ecuador, sei del Perù, tre di El Salvador e uno è un 17enne argentino. Tutti figli di immigrati, di gente che lavora da mattina a sera lasciando questi ragazzi allo sbando, in balia della logica delle bande; una logica che in America è sinonimo dicriminalità organizzata, ma che anche in Italia sta assumendo dimensioni notevoli.
LA MAPPA DELLE BANDE A MILANO
Nell’ultimo anno sono stati 50 gli arresti solo a Milano e si calcola che al momento sono circa 2.500 gli affiliati alle bande in città. A Milano sono 15 le pandillas ancora attive (due: Commando e Dangersono state quasi debellate nel corso di diverse operazioni di polizia). La regina delle gang è la Latin King che si divide in Latin King Chicago eLatin King New York; sempre nella loro area gravitano i Flow, i Forever e i Luzbel. Sono per lo più ecuadoriani.
Poi ci sono i Trinitarios che arrivano dalla Repubblica Domenicana, secondo le forze dell’ordine sono loro la realtà emergente tra le bande: sono forti, cattivi e strutturati.
Poi ci sono i Trinitarios che arrivano dalla Repubblica Domenicana, secondo le forze dell’ordine sono loro la realtà emergente tra le bande: sono forti, cattivi e strutturati.
Tra i grandi gruppi ci sono gli Ms13 e gli Ms 18 (Ms è acronimo per Mara Salvatrucha), i vertici della banda sono forgiati dalla guerra civile del Salvador, gente cresciuta con le armi in mano che - come raccontato da chi si occupa delle indagini - “ucciderebbero madre e padre per 50 euro”. Sono considerati tra le 10 organizzazioni criminali più pericolose del mondo, ovviamente nella loro declinazione originale americana.
Si sono spartiti la città per zone d’influenza e nel loro territorio commettono furti, rapine (per finanziarsi) e spaccio di droga -per lo più cocaina - che però viene venduta solo sulla piazza latina, tra amici e affiliati.
La premessa è che essendo per lo più adolescenti non hanno la macchina e, quindi, di muovono in metropolitana ed è proprio la metro la linea di demarcazione che definisce il loro territorio.
In zona sud fino a Corsico e Rozzano si sono sistemati i Trebol.
Tra Sesto San Giovanni, Monza e Parco Trotter girano i Luzbel.
Largo Marinai D’Italia è dei Neta.
I Latin King stanno in centro, in Duomo, ma essendo i più forti girano ovunque.
Ms13 e Ms18 contendono il centro città ai Latin King, ma occupano anche tutta la zona nord da Certosa a Maciachini. Il paradosso è che capiti che, per andare a scuola, si debba passare dall’area della gang rivale e si rischi grosso soltanto per essere saliti sul treno della metropolitana sbagliato, come è successo al ragazzo che si è visto nel video dell’aggressione di piazza Missori.
L’ORGANIZZAZIONE
Le bande sono formazioni compatte, legate da una logica di onore e rispetto che ricorda quella mafiosa; sono guidate da un leader che si chiama Rey. Per entrare nelle pandillas bisogna superare delle prove di forza: commettere, ad esempio, piccoli furti e, soprattutto, farsi picchiare dai membri affiliati per dimostrare di avere coraggio. E’ una sorta di rito d’iniziazione che dà il diritto di entrare nel gruppo.
Le bande sono formazioni compatte, legate da una logica di onore e rispetto che ricorda quella mafiosa; sono guidate da un leader che si chiama Rey. Per entrare nelle pandillas bisogna superare delle prove di forza: commettere, ad esempio, piccoli furti e, soprattutto, farsi picchiare dai membri affiliati per dimostrare di avere coraggio. E’ una sorta di rito d’iniziazione che dà il diritto di entrare nel gruppo.
Per il rey fare il capo-gang è un lavoro vero e proprio e in qualità di capo lui percepisce uno stipendio. C’è, sicuramente, l’indotto che arriva da furti e rapine, ma c’è anche la quota che ogni affiliato deve pagare per partecipare alle riunioni della pandilla. Quattro euro per due volte alla settimana fa una bella cifra se si considera che i membri di una gang media sono circa 150-200. Quei soldi vanno dritti nelle tasche del rey che solo con i proventi delle riunioni guadagna anche 4.000 euro al mese.
C’è un modulo di iscrizione da compilare e la gang è divisa in “capitoli” cioè in ruoli. oltre al rey c’è la donna del rey, c’è il tesoriere, c’è il capo esecutivo e tutta una serie di figure gerarchiche che coordinano e comandano gli affiliati semplici.
C’è, dunque, il territorio, c’è la la struttura gerarchica e poi ci sono lefeste e l’alcool elementi imprescindibili per connotare la logica della gang e definire la forza di una pandilla. “Se parli con uno di loro la mattina e ci parli di nuovo la sera non sono più la stessa persona - ci dicono - bevono birra, tanta birra, bottiglie da 66 cl. 5, 6 a testa entro la metà del pomeriggio. Sono sempre alterati, e più sono ubriachi più si sentono forti e ogni volta che si verifica un episodio di violenza chi lo ha commesso aveva bevuto e tanto.
Le bande si ritrovano nei locali, ovviamente in quelli frequentati dai latini, ma soprattutto organizzano feste private. Decide il capo dove, come, quando e con chi. Se ci sono soldi si affitta uno spazio altrimenti è il rey a decidere a casa di quale affiliato si debba tenere, e se ci sono i genitori non sono problemi del capo, toccherà all’affiliato il compito di sbarazzarsene (perchè ricordiamo che stiamo parlando di adolescenti o poco più). Il rey ha potere di vita e di morte su tutto e tutti. Può dormire ovunque, avere a disposizione per fare i suoi comodi (dormire, mangiare, stare con la propria donna) gli appartamenti di tutti i membri della gangsenza che nessuno abbia da ridire.
I ragazzi delle bande sono nati tra il 1986 e il 1996, vengono chiamati generazione 1.5, una generazione di mezzo strappata alla propria terra e buttata in strade, nelle città italiane. Le lame questi ragazzi le conoscono da sempre (”Muela“, il coltello come lo chiamano loro) e quando si chiede alla polizia se non abbiano paura di finire in prigione ci rispondono: “Paura? per questi ragazzi le nostre prigioni sono degli alberghi di lusso, rispetto a quelle di Ecuador o Salvador”: sono storie di miseria vissuta in patria e ripetuta qui; nelle pandillas questi ragazzi vedono una fascinazione e una possibilità di riscatto rispetto ai propri genitori, di un riscatto che, però, è destinato a non arrivare. In pochi si salvano: “chi adesso ha 40 anni o è morto o è in galera”, ci dicono chi li conosce bene spazzando via ogni possibile redenzione.
- Mercoledì 7 Marzo 2012

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