martedì 28 maggio 2013

A proposito di immigrati...Razzismo o ricerca di legalità?


Sono masochista. Lo so. E' nella mia natura. Ma a volte da buona livornese, pur se trapiantata altrove da anni, ormai, non riesco proprio a stare zitta. Ma a qualcuno lo devo proprio raccontare quello che accade in giro sotto gli occhi delle istituzioni e sulla pelle dello sprovveduto cittadino.

Pisa - Parcheggio Ospedale Ciasanello
Di fronte a questo nuovissimo ospedale, conosciuto ovunque per la sua clinica universitaria esistono vari piazzali dedicati al parcheggio delle automobili dei visitatori. Eccetto un paio, gli altri sono tutti liberi..Per modo di  dire...Ogni giorno almeno una ventina di extracomunitari clandestini di colore li affollano, seduti sulle ringhiere in legno con oggettistica di ogni tipo, in attesa delle auto. Appena se ne presenta una, il capo del gruppo, manda uno dei "collaboratori" incontro al mezzo e fingendosi parcheggiatore ti indica il posto e appena scendi dall'auto ti viene chiesto con decisione  il pizzo ( non meno di un euro) o l'acquisto di qualcosa .
Tutto questo con la forza che ti viene dalla protezione del tuo gruppo, numeroso e sotto la guida di un capo deciso e senza niente da perdere e con la grinta di chi è sicuro di sé nonostante la presenza della polizia municipale. Già perché in ciascuno dei limitrofi parcheggi a pagamento, almeno tre vigili urbani in divisa, con auto o moto del Comune,  sostano accanto alla macchinetta per il biglietto per accertarsi che gli extracomunitari, certamente clandestini, che riscuotono il pizzo, che vendono merci senza alcun odore di legalità, non invadano l'area, costringendo a pagare ciò che non devono anche gli altri visitatori, che già d'altra parte  contribuiscono con la moneta alle risorse comunali, come invece accade in altre zone della città (vedasi zona universitaria - retro Santa Chiara)...Ma come si possono utilizzare uomini di  polizia municipale  non per impedire che si compiano crimini e  malversazioni ma per vigilare la macchinetta del parcheggio in modo che il cittadino non faccia il furbo, tentando di parcheggiare il proprio mezzo abusivamente.

Livorno- Piazza Cavallotti
Piazza Cavallotti, è da sempre sede del più tipico mercato della città. Ogni giorno, da sempre, possiamo dire, bancarelle di ogni tipo paganti il suolo pubblico e le tasse allo stato e al comune, riempiono gli spazi adibiti per vendere abbigliamento, frutta, verdura, fiori, e generi alimentari, nonché bigiotteria, scarpe, borse, intimo e chi più ne ha, più ne metta. Al termine della prima piazza, dedicata alla vendita della frutta e della verdura, inizia un portico con negozi ed ancora bancarelle...Ebbene per tutta la zona immigrati di colore sostano con le loro mercanzie contraffate ( scarpe sportive, borse di ogni genere, cd e dvd di film e canzoni e via dicendo, potremmo dire a bocca desidera, perché chiedendo, trovi veramente di tutto), senza dover pagare un centesimo né allo stato né al comune. Questo sotto gli occhi  dei vigili urbani, ancora utilizzati a tenere sotto controllo...boh, non so....E questo, aggiungo, mentre i bancarellai risentono della crisi economica,  cedono i propri banchi o li chiudono per disperazione anche per colpa anche dell'aggravio fiscale che sta rendendo il mondo del commercio  ( e non solo),  sempre più difficile...E tutto questo, aggiungo,  mentre gli immigrati, contravvenendo alla legge e al rigorismo fiscale imposto a noi italiani , pullulano e fanno affari con  le loro merci contraffatte, vendute  evadendo fisco e contravvenendo alla legge penale italiana... i cui proventi finiscono nei paesi di origine, ai quali l'Italia garantisce aiuti e in certi casi spedizioni umanitarie dai costi e dalle spese infinite. 

Livorno - Zona La Rotonda di Ardenza
Stessa situazione la troviamo in questa zona la domenica alla Rotonda di Ardenza . Una ventina di extracomunitari ( contati peraltro) ti assalgono per vendere occhiali da sole contraffatti...e non sarebbe niente se tutto questo non avvenisse sotto la vigilanza della polizia di Stato parcheggiata, di pattuglia, in zona, davanti tra l'altro ad altri venditori clandestini ed abusivi,  ediventemente a garantire ...  che cosa? Chi e che cosa devono garantire?  E mi chiedo: perché se un cittadino italiano non paga le tasse o vende abusivamente la merce rischia l'intervento della Guardia di Finanza a casa, Equitalia che gli pignora persino le mutande,  il sequestro della merce e la denuncia alle autorità, mentre gli immigrati, che quotidianamente infrangono diverse leggi italiane, sono e restano degli impuniti?

 Qualcuno a questo punto ricorrerà ai soliti argomenti del buonismo e della tolleranza...Ma che significa essere tolleranti? Lasciare e sopportare che  qualcuno faccia cosa vuole alle spalle di altri? Ma perché Equitalia non tollera se non pago le tasse specialmente se non ho soldi o sono disoccupato?
Perché un italiano deve suicidarsi per la disperazione e la vergogna di non avere più un lavoro  mentre altri pasciuti e ben vestiti , clandestini, usano arroganza e prepotenze nei nostri confronti, perché difesi da certa politica, dai sindacati e dalle associazioni? Perché per esempio in centro a Lucca, grazie alla vigilanza della polizia e dei carabinieri sono stati allontanati immigrati e venditori abusivi? Perché sempre a Lucca, grazie alla costante opera delle forze dell'ordine e della polizia municipale, che pattuglia, chiede documenti e nel caso interviene, non esistono queste forme di criminalità agli angoli delle strade o nei mercati rionali?
Lucca, seppure con fatica perché ormai il flusso di clandestini e di extracomunitari è altissimo, e non certo per colpa dei lucchesi, è esempio del fatto che anche noi in Italia se volessimo potremmo assicurare utilizzando propri  i nostri organi di controllo e di polizia, efficienti e  preparati, quando vengono lasciati agire, sicurezza e legalità ai cittadini, che lavorano ( o comunque sperano di farlo), pagano le tasse, ormai diventate insopportabili.. 
 A questo punto mi sono già guadagnata l'accusa di razzismo..Ma mi chiedo e con questo chiudo: è razzismo o ricerca di uguaglianza e di certezza del diritto, pretendere che le leggi dello stato vengano applicate  a tutti indistintamente, che le tasse vengano pagate da tutti coloro che creano profitti? Perché un cittadino italiano cinquantenne senza lavoro deve andare a dormire sotto un ponte, non può vendere neppure in stato di indigenza, merce contraffatta mentre altri, addirittura clandestini, lo possono fare? E tutto questo mentre vieni tacciato di razzista dai complici di questa realtà malavitosa e rischi  nel migliore dei casi di essere insultato, e sputato dagli stessi malavitosi se osi contraddire le loro richiesta di pizzo, o di trovarti la macchina graffiata nei peggiori dei casi , se poi non rischi, essendo loro in tanti e in gruppo, senza scrupoli, e molti anche con precedenti penali, magari ottenuti nei loro paesi di origine,  di subire minacce ( anche questo è capitato) o di beccarti qualche spintone...A questo punto non resta che una cosa: chiedere il diritto all'integrazione al ministro Cécile Kyenge per noi italiani...
Lorenza Cordovani

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